Installazione impianto fotovoltaico: ecco le principali fasi

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L’installazione del fotovoltaico permette l’autoconsumo di energia da fonte rinnovabile, con un’impronta di carbonio esigua. Questa scelta si traduce in risparmio energetico ed economico e si appresta a diventare il comun denominatore nella creazione delle Energy Community.

L’installazione di un impianto fotovoltaico è sicuramente la scelta più smart per tagliare le bollette e al tempo stesso ridurre le emissioni di carbonio. Per chi è già pronto a compiere questo passo è importante seguire alcune fasi cruciali di installazione dei pannelli per assicurarsi di entrare in possesso di un impianto funzionante e a norma di legge. La prima condizione per procedere all’installazione è essere proprietari dell’immobile o avere l’autorizzazione del proprietario.

 

Sopralluogo tecnico per l’installazione

È sempre fondamentale rivolgersi a un tecnico esperto e qualificato, che vi seguirà in tutto lo sviluppo del progetto. Il vostro tecnico effettuerà un sopralluogo e valuterà le caratteristiche della vostra abitazione. Essa deve infatti rispondere a dei criteri precisi perché l’installazione sia fattibile e conveniente:

  • Orientamento del tetto: la posizione ottimale nel caso di un tetto spiovente per i pannelli solari è sud. Ma è possibile prendere in considerazione anche sud-est e sud-ovest: il rendimento sarà inferiore, ma ancora buono. A migliorare l’irraggiamento contribuisce anche l’inclinazione delle falde, ottimale a 30°- 35° alle nostre latitudini.
  • Ostacoli all’irraggiamento: non devono essere presenti impedimenti nella traiettoria dei raggi solari che causino ombreggiature e compromettano il rendimento dell’impianto.
  • Dimensione del tetto: la superficie utilizzabile determina la dimensione massima dei pannelli. Normalmente per un impianto da 3kW occorrono circa 20 mq, ma il tecnico vi consiglierà la combinazione adeguata alle vostre esigenze.
  • Vincoli ambientali o paesaggistici: il tecnico specializzato può consigliarti di verificare se la zona in cui vivete è normata da particolari vincoli ambientali o paesaggistici. È però compito vostro richiedere maggiori informazioni al Comune in cui vivete.

Progettazione dell’impianto fotovoltaico

Per progettare l’impianto, il consulente tecnico terrà in considerazione:

  • Caratteristiche dell’abitazione
  • Dimensione del nucleo familiare
  • Abitudini di consumo
  • Disponibilità di spesa

In relazione a questi fattori vi proporrà innanzitutto i vari tipi di pannelli tra moduli in monocristallino o policristallino di silicio, o film sottile di tellururo di cadmio, che hanno rendimenti e costi differenti.

Un’altra considerazione importante è: come volete gestire l’energia che non consumate? Avete due alternative: riversarla direttamente nella rete elettrica nazionale o accumularla. La seconda opzione vi dà modo di essere più autonomi anche nelle ore in cui l’impianto non può produrre energia, grazie all’acquisto anche di un sistema di accumulo, una spesa che sta diventando sempre più alla portata di tutti, vista la progressiva diminuzione dei prezzi e la presenza di incentivi o defiscalizzazioni.

Potete quindi indicare al vostro tecnico se desiderate un impianto:

  • Stand alone o off-grid: non connesso alla rete elettrica e dotato di batterie di accumulo (consigliabile nei casi di locazione non già servita dalla rete di distribuzione elettrica).
  • Grid connected: cioè collegato alla rete, in modo da riversare la quantità di energia in eccesso nella rete nazionale per ricevere poi un rimborso in bolletta, oppure per condividerla con i membri della vostra Energy Community.
  • Misto: l’impianto sarà sia connesso alla rete che dotato di sistemi di accumulo. Questo sistema permette non solo l’autoconsumo della propria energia in qualsiasi fascia oraria, ma anche la condivisione dell’energia in eccesso con altri consumatori collegati alla stessa cabina di trasformazione, nel caso di appartenenza ad una comunità energetica.

Se valutate il progetto e il preventivo positivamente, potrete passare alla fase successiva.

 

Autorizzazioni necessarie per l’installazione

Prima di procedere all’installazione vera e propria dell’impianto fotovoltaico, bisogna richiedere l’autorizzazione all’ente preposto in uno di questi tre modi, a seconda delle caratteristiche dell’impianto:

  • Autorizzazione Unica (AU): nel caso in cui il vostro impianto superi la soglia di potenza di 20kW. Questa autorizzazione va richiesta nella maggioranza dei casi alla vostra Regione. In alcuni casi la competenza viene delegata alla Provincia o al Comune.
  • Procedura Abilitativa Semplificata (PAS): valida per gli impianti che non superano i limiti di potenza (20kW). A discrezione delle singole amministrazioni regionali questa soglia può essere spostata a 1MW. La domanda va presentata al Comune, con almeno 30 giorni di anticipo rispetto all’inizio dei lavori, accompagnandola con una relazione minuziosa del progettista e i documenti progettuali che attestino il rispetto delle norme urbanistiche e dei regolamenti edilizi, anche in tema sicurezza. Trascorsi 30 giorni dalla domanda senza riscontri dal Comune, per la regola del silenzio assenso è possibile dare il via ai lavori.
  • Comunicazione al Comune: per molti tipi di piccoli impianti domestici è sufficiente una comunicazione al comune accompagnata dalla relazione del progettista abilitato. È il caso per esempio di tutti gli impianti fotovoltaici aderenti o integrati nel tetto che non alterino l’estetica dell’edificio e non abbiano una superficie maggiore rispetto al tetto su cui vengono realizzati. Sono invece esclusi gli impianti installati in un edificio o in una zona soggetti al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Se si opta per la Comunicazione al Comune, non bisognerà aspettare riscontro: i lavori potranno iniziare una volta effettuata la comunicazione.

Installazione dell’impianto fotovoltaico

A questo punto si potrà procedere con l’installazione. La ditta che se ne occupa, insieme al progettista, eseguirà le seguenti operazioni:

  • Preparare il cantiere e metterlo in sicurezza.
  • Installare le strutture di supporto e i moduli fotovoltaici.
  • Posare inverter, quadro elettrico e batteria di accumulo. Nel caso in cui siate già intenzionati a condividere la vostra energia con altri, magari i vostri vicini o condomini, questo è il momento per installare anche un controller come lo SNOCU di Regalgrid per:
    • Monitorare in tempo reale e gestire i flussi in entrata e uscita;
    • Ottimizzare e impostare una gestione automatica dei cicli di carica e scarica del sistema di accumulo;
    • Controllare attivamente tutti i dispositivi interconnessi.
  • Cablare e testare l’impianto fotovoltaico.

A questo punto potete procedere con la richiesta di collegamento alla rete elettrica al gestore della rete.

 

Cosa fare dopo l’installazione

Come ammortizzare il prezzo dei moduli fotovoltaici in un tempo minore? Ricordatevi di informarvi sul sito dell’Agenzia delle Entrate in merito alle possibili agevolazioni per l’installazione dell’impianto fotovoltaico: questo tipo di progetto rientra nella categoria delle Ristrutturazioni Edilizie, con detrazioni IRPEF al 50%.

Infine, è bene ricordare che un impianto fotovoltaico ha una vita lunghissima rispetto agli altri prodotti dell’ingegno umano. Una manutenzione annuale aiuta a mantenere i moduli in buona salute, preservandone il rendimento. Un aiuto per tenere sotto controllo il rendimento può arrivare proprio dal controller di Regalgrid che vi aiuta a gestire l’energia e a monitorare i consumi.

L'OPINIONE DI REGALGRID

In caso di sola installazione fotovoltaica per utilizzo residenziale i dati medi del livello di autoconsumo si attestano attorno al 30% a livello nazionale, mentre il restante 70% è ceduto alla rete elettrica esterna. Nei casi in cui, invece, si adotti un accumulo ampiamente dimensionato (si veda in tal senso il nostro articolo sul fotovoltaico con accumulo) si possono raggiungere livelli di autoconsumo attorno al 65%, riducendo al 35% la quantità di elettricità ceduta alla rete elettrica esterna. Questi dati si spiegano considerando che gran parte dei consumi elettrici residenziali in media non si effettua durante il giorno. Per portare al 100% l’autoconsumo di una singola casa servirebbe una batteria talmente sovradimensionata da non renderla economicamente conveniente.

La situazione cambia completamente adesso che anche in Italia si possono creare le Energy Community. In questo caso le batterie di diverse case e così pure i pannelli solari di diversi tetti si possono considerare aggregati, come un’unica centrale diffusa ma condivisa. Questa è esattamente la condizione realizzata dalla piattaforma tecnologica di Regalgrid®, che consente di ottimizzare la gestione combinata di molteplici generatori fotovoltaici dialogando con tutti i diversi inverter e comandando le cariche e scariche della flotta aggregata di batterie. In questo modo si possono raggiungere livelli elevatissimi di autoconsumo anche ben superiori al 90%. Questo meccanismo di autoconsumo collettivo è la ricetta non più segreta delle Comunità Energetiche, e Regalgrid ne diventa l’ingrediente indispensabile.