Impianto fotovoltaico con accumulo: vantaggi e costi

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In questo articolo parliamo del valore di un impianto fornito di batterie di accumulo per l’autoconsumo oggi che la tecnologia è cresciuta e i costi sono diminuiti: un investimento per entrare nel futuro sempre più vicino delle comunità energetiche.

Installare un impianto fotovoltaico ha un forte valore in termini di ecosostenibilità e salvaguardia dell’ambiente, grazie all’impiego di energia rinnovabile per la produzione dell’elettricità. Ma quando si entra nel mondo dell’energia sostenibile sorge spontanea una domanda: che tipo di impianto scegliere? E soprattutto: qual è la scelta più conveniente, oggi che anche in Italia è possibile l’autoconsumo collettivo?

Certo, ogni nucleo familiare ha caratteristiche e bisogni diversi, ma è molto probabile che la risposta sia un impianto fotovoltaico con accumulo.

Vediamo di cosa si tratta e quali sono i vantaggi di questo tipo di impianto a pannelli solari.

 

Impianti fotovoltaici: vantaggi generali

Iniziamo descrivendo un vantaggio generale derivante dall’installazione di pannelli solari: il risparmio nella bolletta elettrica in virtù dell’autoconsumo individuale e collettivo. Questo consente di ridurre il consumo di energia proveniente dal gestore eliminando anche le tasse e le spese di trasporto della corrente elettrica incluse. La riduzione delle bollette è il vantaggio immediato.

Certo, il fotovoltaico comporta un investimento di installazione piuttosto elevato, anche se negli ultimi anni il mercato ha visto un abbassamento dei prezzi dei pannelli solari. Un impianto da 3Kw, adatto a una famiglia di 2-3 persone, può arrivare a costare tra i 5.000 e gli 8.000 euro: mediamente, calcolando il risparmio ottenuto nel tempo, un impianto si ripaga in 5-8 anni, in funzione dell’effettivo irraggiamento solare della zona in cui vengono installati i pannelli.

Questa dinamica si accentua nel caso di un impianto con accumulatore di energia.

 

Come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo?

Tipicamente durante il giorno l’impianto produrrà una quantità di energia uguale o superiore all’effettivo approvvigionamento della casa. L’eccedenza di energia, nel caso di un impianto tradizionale, può essere riversata nel sistema elettrico nazionale rimborsata sul costo della bolletta.

Nel caso di un impianto con accumulo questo esubero viene invece conservato in un accumulatore di energia, che permetterà di sfruttare l’energia prodotta durante le ore di irraggiamento nelle occasioni in cui l’impianto non riesce ad approvvigionarsi di energia pulita per produrre elettricità, come di notte o in caso di maltempo. Con questa soluzione si riesce ad abbassare drasticamente l’energia elettrica prelevata dalla rete esterna, anche fino all’50% in meno (in funzione della taglia dell’accumulo), e quindi ad abbattere le bollette elettriche.

I sistemi di accumulo sono praticamente un must per le case off-grid, abitazioni non collegate alla rete elettrica, come baite in alta montagna o unità sostenute interamente da fonti rinnovabili per scelta del proprietario. Sono inoltre particolarmente consigliati per le famiglie dotate di pannelli solari e che trascorrono molto tempo fuori casa durante il giorno e consumano più energia nelle fasce serali. In generale, si può parlare di convenienza in tutte quelle situazioni in cui non è possibile sfruttare nell’immediato l’energia solare prodotta.

Per avere la prova del nove della convenienza del sistema, basterà leggere il contatore: se l’energia immessa nel sistema elettrico è superiore o circa pari a quella consumata, vale la pena senz’altro conservarla per consumarla in un secondo momento.

 

Che tipi di batterie per pannelli solari esistono?

Le batterie utilizzate più frequentemente in un impianto con accumulo sono quelle al piombo o al litio. Le prime hanno un costo inferiore, ma occupano molto spazio e hanno una durata di circa 2-5 anni. Le seconde, realizzate con gli ioni di litio, hanno invece un costo più elevato, ma garantiscono maggiore affidabilità e una durata maggiore (tra i 10 e i 12 anni) e stanno quindi diventando il riferimento di impiego.

Esistono anche altri tipi di batterie che si collocano nel mezzo in una scala di efficienza e di costo: le batterie al nichel cadmio, che permettono di accumulare energia anche a basse temperature, ma hanno una bassa densità energetica e quindi non conservano grandi quantità di energia rispetto al loro peso, e le batterie al nichel – metallo idruro, con una capacità di accumulo superiore alle precedenti, una lunga durata e costi di manutenzione bassi.

 

Quanto costa un impianto con accumulo?

La reale differenza di spesa sull’investimento del fotovoltaico è data quindi dall’accumulatore di energia, che si somma al costo dell’impianto tradizionale.

I prezzi degli accumulatori di energia solare variano a seconda della capacità di accumulo e del tipo di batteria. L’aspetto rilevante è che le cifre si stanno abbassando drasticamente anche grazie all’interesse dimostrato dal settore della mobilità nei confronti dello sviluppo energetico sostenibile.

Per le batterie al piombo si spende tra i 2.500 e i 4.000 euro, per le batterie al Nichel tra i 3.000 e i 5.000 euro e per gli accumulatori agli ioni di litio si oscilla tra i 4.000 e i 6.000 euro.

Il costo totale è quindi superiore a quello di un impianto tradizionale, ma il suo ammortamento può essere simile, se non addirittura inferiore, qualora le scelte siano ponderate sulle abitudini di consumo energetico e vengano adottati i necessari accorgimenti per massimizzare il rendimento dell’impianto.

 

Come scegliere una batteria per accumulo?

Per capire quale sia la soluzione più adatta alle vostre esigenze, bisogna sicuramente considerare la dimensione del nucleo familiare, che determina volume e modalità di consumo elettrico. Per un sistema ottimizzato e un acquisto ponderato che si ripaghi velocemente, vi consigliamo di rivolgervi a un consulente autonomo, oppure diventare un utente Regalgrid® e installare lo SNOCU che vi consentirà immediatamente di misurare e profilare con precisione i vostri consumiPotrete quindi effettuare una scelta mirata sul giusto dimensionamento di generazione fotovoltaica e accumulo che meglio si ritaglia sui vostri comportamenti energetici e quindi con un maggior ritorno di investimento. Inoltre, da utenti di Regalgrid potrete entrare a far parte di una comunità energetica con cui condividere l’energia in più che non riuscite ad accumulare o a cui chiedere l’energia che vi manca, ottimizzando i consumi e azzerando così la vostra bolletta.

 

Ci sono agevolazioni per l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulatore?

Come gli impianti tradizionali, i pannelli fotovoltaici con accumulatore godono del bonus ristrutturazioni al 50%. Questo significa che l’Agenzia delle Entrate nell’arco di 10 anni vi restituirà la metà dell’importo speso per l’impianto, comprensivo di fornitura e installazione. La restituzione avverrà sottoforma di detrazione fiscale, cioè una riduzione delle tasse. Il Bonus è stato prorogato per tutto il 2020.

A questo vantaggio si somma la possibilità dell’aliquota IVA agevolata al 10%.

L'OPINIONE DI REGALGRID

L’utilizzo di accumulo energetico combinato alla generazione fotovoltaica costituisce una vera rivoluzione accessibile a tutti, con benefici in termini di efficienza, resilienza delle reti e risparmio per tutti.

Così come il costo dei pannelli fotovoltaici, anche quello delle batterie per questo impiego comincia a decrescere in maniera concreta, grazie alla grande innovazione tecnologica e all’effetto scala dei volumi in forte crescita.

Le giga-factory di batterie nel mondo crescono vertiginosamente, preparandoci ad un futuro che vedrà la presenza di accumulatori un po’ in ogni ambiente della nostra quotidianità, compresi gli spostamenti (negli Electric Vehicles).

Oggi, in un Paese come l’Italia, i dati medi di autoconsumo per un’abitazione residenziale con pannelli fotovoltaici in assenza di accumulo si attestano attorno al 32% (cioè il 68% dell’energia deve essere prelevato dalla rete); mentre, se la casa è dotata di accumulo, arriva al 65% (con solo il 35% prelevato dalla rete). A parità di consumo, quindi, il prelievo dalla rete si abbatte di circa il 50%.

Se poi l’abitazione in oggetto è dotata dello SNOCU di Regalgrid® e per scambiare e condividere l’energia accumulata con altri utenti Regalgrid, il prelievo dal gestore della rete può sfiorare lo zero, con enormi vantaggi per tutti.

Inoltre, la piattaforma Regalgrid® consente di pilotare i sistemi di accumulo assecondando varie necessità, che possono essere di volta in volta configurate e adattate alle specifiche esigenze degli utenti: parliamo ad esempio della ricarica di veicoli elettrici, della gestione di seconde case, della messa a disposizione di energia in orari specifici o dell’assorbimento di picchi di potenza.