Avere una smart home è un’evoluzione naturale dell’essere cittadini digitali e il punto di partenza per diventare consumatori consapevoli, nell’era delle Energy Community.
“Smart” è un aggettivo che al giorno d’oggi viene accostato a sempre più dimensioni: telefoni, orologi, televisioni. Gli oggetti diventano capaci di capire, comprendere e di adattarsi a situazioni nuove. Ma succede anche a interi eco-sistemi: case, reti elettriche e città intelligenti.
E perché non cominciare a parlare anche di persone, consumatori e cittadini smart? È infatti il momento di entrare a fare parte di questa rivoluzione intelligente, un circolo virtuoso che unisce l’innovazione tecnologica all’uso consapevole delle risorse, a partire da quelle energetiche. Un buon punto di partenza per applicare questa intelligenza energetica nella vita quotidiana è senza dubbio la vostra casa.
Cos’è una smart home
Una smart home è una casa intelligente in cui potete esercitare un controllo attivo sulle sue diverse componenti grazie all’Internet of Things (IoT). Questa tecnologia rende intelligente potenzialmente qualsiasi tipo di oggetto, grazie alla presenza di un microchip che li abilita alla connessione a Internet. L’utente può così interagire da remoto con la sua casa e personalizzarla secondo desideri e bisogni, realizzando un’abitazione a immagine e somiglianza delle sue abitudini.
Ma questo approccio smart non è più solo questione di comodità, ma di opportunità: è importante diventare consapevoli del vostro consumo di energia, del tipo di fonte da cui questa proviene e di quale sia il vostro impatto di carbonio sull’ambiente. Portando questa consapevolezza nella vostra quotidianità domestica sarete pronti per fare parte del futuro, ormai presente, delle Energy Community.
Ma partiamo dalle basi per rendere una casa davvero smart.
Elementi fondamentali
Internet
La connessione Internet è il primo elemento fondamentale per una smart home. Ormai è parte della quotidianità e viene data per scontata, ma è stata una grande rivoluzione tecnologica contemporanea.
Questa connessione rende possibile la creazione di una rete virtuale tra i vari oggetti smart, diversamente da quanto accadeva con i primi esempi di domotica, in cui la rete di collegamento era fisica e strutturale. Internet ha quindi permesso un sistema di automazione non invasivo, più economico e in continuo aggiornamento.
Gateway
Il secondo passaggio fondamentale è la scelta del gateway, il cuore del vostro sistema intelligente. Il gateway è un router che permette la connessione e il dialogo con più periferiche a distanza.
Questa è una delle funzioni principali del gateway Regalgrid®, lo SNOCU, acronimo di Smart NOde Control Unit: una delle sue caratteristiche fondamentali è la possibilità di connessione tra periferiche che comunicano con protocolli diversi e connetterli al cloud Regalgrid® secondo una architettura proprietaria e brevettata.
In passato era infatti fondamentale controllare che gli accessori scelti fossero compatibili con il gateway; ora grazie allo SNOCU sarà sufficiente verificare che i device possano connettersi al cloud Regalgrid® e grazie a ciò dialogare l’uno con l’altro.
Ambiti di utilizzo
Che tipi di dispositivi potete collegare al vostro SNOCU? In primo luogo, il vostro smart node Regalgrid® monitora, controlla e ottimizza la performance del vostro impianto fotovoltaico e del sistema di accumulo. Lo SNOCU, però, può essere sfruttato anche per coordinare e controllare il funzionamento dei dispositivi di ogni area della smart home.
Gli Osservatori del Politecnico di Milano hanno individuato 5 ambiti di applicazione diffusi in Italia al giorno d’oggi.
Sicurezza
Un ambito molto sentito è quello della sicurezza domestica. Classicamente si pensa ai sistemi di sorveglianza video, con sensori di movimento che trasmettono le immagini in tempo reale sul telefono, come lo Xiaomi Smart Home.
Ma con sicurezza ora si può pensare anche al controllo attraverso sensori di eventuali situazioni di rischio, come per esempio le fughe di gas, o alla continuità dell’erogazione dell’energia. Un sistema intelligente può monitorare l’energia consumata prossima al superamento della soglia contrattuale e automaticamente spegnere un dispositivo allertandovi con un avviso sull’App, prevenendo così il distacco della corrente.
Illuminazione
L’illuminazione smart è un settore molto in voga in Italia, grazie al prezzo moderato dei kit base di luci intelligenti. Per esempio, Ikea Home Smart permette di decidere accensione, intensità e colore delle lampadine da remoto, oppure Philips Hue, in grado di creare un intero ecosistema controllabile vocalmente. In ogni caso la vostra illuminazione potrà essere monitorata e controllata da remoto, ottimizzandone la resa.
Temperatura
Si passa poi alla regolazione della temperatura nei vari ambienti. Dotandovi di un termostato smart potrete decidere dal vostro smartphone se e quando accendere riscaldamento, condizionamento o caldaia e gli orari in cui devono rimanere in funzione, così da ottimizzare i vostri consumi.
Un esempio conosciuto è quello di Google Nest Thermostat, famoso perché l’acquisto del suo brevetto nel “lontano” 2014 ha segnato l’ingresso di Google nel settore della domotica. Questo termostato ha anche la capacità di apprendere come meglio adattarsi alle vostre abitudini domestiche, grazie al cosiddetto machine learning.
Elettrodomestici
Nascere o diventare smart? Questo è il dilemma per i vostri elettrodomestici. Sostituire un vecchio elettrodomestico con uno intelligente è sicuramente una possibilità, ma ve lo consigliamo solo nel caso in cui questo sia davvero arrivato al termine del suo ciclo di vita. Bisogna sempre considerare infatti l’impatto dello smaltimento di un AEE in termini di carbon footprint e rapportarlo al reale risparmio energetico di un nuovo apparecchio.
Se con consapevolezza decidete di acquistare un elettrodomestico con IoT, non solo potrete monitorarlo e controllarlo da remoto, ma beneficerete anche dei vantaggi dettati dal machine learning. Pensate per esempio, alla lavatrice LG ThinQ, presentata in anteprima CES 2020 di Las Vegas, che grazie a un sistema di sensori di peso e volume rileva il carico, identifica i tessuti e stabilisce il tipo di lavaggio.
In alternativa potete rendere smart gli apparecchi che già possedete, collegandoli alla corrente attraverso una smart plug: una presa intelligente, collegata via Wi-Fi, vi dà modo di monitorare i consumi del dispositivo e di controllarlo attivamente da remoto, sempre attraverso il vostro smartphone.
Controllo vocale
Infine, è d’obbligo menzionare i sistemi di controllo vocale come Google Home e Amazon Echo, i due assistenti vocali più conosciuti, inseguiti dai sistemi vocali Xiaomi e Apple. Il controllo vocale è intuitivo e veloce, per questo sta prendendo sempre più piede per governare, almeno nelle azioni comando-risposta, i sistemi di smart home. Alexa, così come tutti gli altri assistenti vocali collegabili alla vostra smart home, può parlarvi del meteo, impostare un timer o una sveglia, riprodurre musica, spegnere le luci, e molto altro ancora.
Le smart home stanno quindi diventando gli smartphone del prossimo futuro: non potrete più immaginare la vostra vita senza. Sfruttare la domotica per le comodità che offre è però solo l’inizio.
Creando un unico eco-sistema che comprenda anche l’impianto fotovoltaico e il sistema di accumulo, potrete finalmente avere consapevolezza del vostro profilo energetico, gestendo attivamente i vostri consumi e sfruttando al massimo il potenziale del vostro impianto produttivo. Solo così potrete fare parte della rivoluzione della smart energy e creare valore per la vostra Energy Community.
L'OPINIONE DI REGALGRID
Smart home può essere sinonimo di confort, sicurezza, oppure di efficienza energetica, riduzione di carbon footprint o, più in generale, di sostenibilità. Per l’utente finale sono tutte opzioni corrette. Ma la vera importanza di questo trend che rende i dispositivi elettrici (siano elettrodomestici o caricabatterie o altro) dotati di misuratori e di connessione ad Internet, è l’uso che si fa della possibilità di gestire e utilizzare una mole di dati e misure che in ambito domestico è senza precedenti.
Bisogna distinguere il mezzo dal fine. Se il fine si esaurisce in se stesso, come nel caso di dispositivi resi interoperabili e interconnessi solamente per essere più attraenti, e diventare un nuovo gioco nelle mani degli utenti che potrebbe stancare in pochi giorni… si parla di una considerazione legittima, ma senza dubbio poco lungimirante. Se invece lo scopo è quello di fornire un mezzo per poter efficientemente e vantaggiosamente orchestrare tutti questi dispositivi, assecondando delle funzioni obiettivo che portino ad esempio ad un risparmio energetico o addirittura ad una forma di reddito all’interno di una comunità energetica, allora siamo su tutto un altro livello.
Ed è proprio questo il livello sul quale Regalgrid sta lavorando da anni. Con la sua piattaforma e i suoi SNOCU riesce proprio ad orchestrare tutti questi dispositivi al servizio di funzioni obiettivo elaborate dall’intelligenza artificiale e proprietaria degli algoritmi Regalgrid. In questo modo una smart home può evolvere verso un nodo intelligente che partecipa attivamente ad una rete intelligente, dove il bene del singolo (ad esempio l’autoconsumo individuale) si coniuga efficacemente con un bene collettivo (ad esempio l’autoconsumo collettivo).